domenica 26 agosto 2007

LEICESTER & ALTRE GITE

Siete partiti con la convinzione (piú che vostra… dei vostri genitori) di parlare l` inglese?
Illusi !! Avete imparato il sardo e avete dovuto sperare che un leccese misericordioso vi traducesse il programma del giorno. Pensavate di acculturarvi, tra gite e visite ai musei? Ipocriti !! Vi abbiamo visto passare pomeriggi interi da Primark. Di sicuro avrete sbuffato, scoprendo che la piscina olimpionica, i campi da tennis e le altre meraviglie pubblicizzate dal catalogo erano invenzioni di una mente diabolica. E, come direte a mamma e papá, (che si aspettano di sentirvi parlare con l`accento britannico) Leicester non si trova nel Regno Unito, ma é la capitale del paradiso dei malati di shopping?
Pensateci!! Che cosa abbiamo visto di Leicester, a parte Claire’s, H&M e Starbucks? Le altre gite non sono certo state all’insegna della cultura: museo mordi-e-fuggi a Birmingham e pomeriggio dedicato ai negozi del Bull Ring, peraltro gli stessi di Leicester. Al castello di Warwick cercare di capire se il maggiordomo fosse di cera o una persona in carne ed ossa ha occupato la maggior parte della mattinata, seguita dal pranzo allietato dal volo di aquile e condor. La pioggia ha accompagnato il pomeriggio, passato tra tornei medievali perfettamente coreografati e saccheggi dei gift shops disseminati ovunque. Ora dalle deliziose borse griffate “Meridiano” pendono una serie di portachiavi recanti visi con espressioni tra il terrorizzato e lo schifato. Sono il ricordo della visita guidata alla torre del fantasma, accessibile alla modica cifra di 2£. A Stratford-upon-Avon orde di studenti italiani appassionati di tragedie seicentesche hanno invaso la casa di Shakespeare, piú finta della casetta di marzapane di Hansel e Gretel, visitata approfonditamente in ben sessanta minuti. A Nottingham l’armonia del gruppo é stata minata da un grande scisma. Il gruppo si é infatti diviso in due parti: coloro che non si rassegnano al consumismo imperante si sono diretti al castello, e i seguaci del “Dio-Hard-Rock-Café”. Naturalmente gli eretici, dopo la veloce iniezione di virtute e canoscenza, si sono riversati sul giftshop e sulle magliette dell’idolatrato negozio precedentemente nominato. Nel momento in cui scriviamo, ci riferiamo alla gita a Londra utilizzando il tempo futuro. E ponendoci una domanda: riusciranno i dipinti della National Gallery a distrarci dalle scintillanti vetrine di Oxford Street?
P.S. i nostri dubbi si sono dissipati...LO SHOPPING HA VINTO ANCORA!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

credo di essere stata la musa ispiratrice di questo articolo... non è un mistero che quasi quotidianamente ero solita recarmi nel luogo della perdizione (Primark)..alla ricerca di mutande ed articoli particolari.. solo l'ultimo giorno ho deciso che sarebbe stato meglio stare all'aria aperta.

W il parco con la fontana e la tipa dell'Est che minacciva di morte(in italiano) due ragazzi

W il parco con la fontana e le tipe mussulmane che mi hanno reso partecipe e protagonista nelle loro foto(insieme ad Eugenio e Michela)

Alex Mari ha detto...

Sei Proprio una Pazza!!! ...ma simpatica!!!

Anonimo ha detto...

bè sai con la vecchiaia!!! la pazzia ci sta bene...grrrrrr